http://ceciliapolidoritwice.blogspot.com/

cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.com

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capodanno a new york 2012

capodanno a new york 2012
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone
capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

Visualizzazioni totali

foto di Massimo Befera, luglio 2011

wright chicago
chicago
chicago wright
l'Aautrice al 1365 N Astor St, Chicago, ILLINOIS
CHARNLEY - Persky HOUSE 1892,
luglio 2011
la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'interno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamatoThe Bean, il Fagiolo,
agosto 2011.

st

"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."
Ettore SOTTSASS,
Scritto di notte, maggio 2010


"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

mercoledì 25 gennaio 2012

appunti Lezione 7

appunti Lezione 7 e ricapitolazione. 


ogni allievo dovrà svolgere e pubblicare le 4 esercitazioni ed aver pubblicato almeno altri 4 post sulle chiavi assegnate. 
AMMISSIONE 
L'ammissione all'esame, oltre la verifica delle presenze, vedi banner aggiornato progressivamente sul sito web pilota 1: CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN
prevede la pubblicazione da parte di ciascun allievo di almeno n 4 post oltre lo svolgimento di 4 distinte esercitazioni, pubblicate singolarmente, valutate, ed in ordine non necessariamente progressivo - fanno testo i rispettivi link in elenco sulle piattaforme - di n 4 realizzazioni di altrettanti prototipi da consegnare all'esame:


1° esercitazione ring structural pack 
su: cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 4, 1° esercitazione


2° esercitazione Design Sedute 
(I temi di questa Lezione 5- esercitazione 2 sono divisi in 2 argomenti: 

1. quello del design delle sedute di Saarinen, LC e Rietveld, e quindi di un'attenta lettura e riproduzione del design classico 

e prodotto industrialmente, e che sono specifici della piattaforma 1 dove sono già pubblicati gli altri sul medesimo tema;

2. e l'altro, la parte monili e bracciali, vele e superfici semi-opache, da realizzarsi invece senza dover riprodurre il classico, ma elaborando, creando, inventando, assemblando, insomma progettando e studiandone un look, anche fotografico, ed un brand, andranno tutti caricati sulla 3, dove un tema analogo è già stato avviato.)
"... e mi aspetto che raccontiate le foto alla maniera di Sottsass..."


altezza della Red and Blue, o della Berlin chaircm 40, le proporzioni sono sul banner specifico. 
nelle foto caricate indicare i dati riportati, e anche dati ulteriori, commenti, caratteristiche dell'oggetto.
Materiali 
1. con cui realizzare i modelli: Lego, come nella foto di Daniele Ruggeri, o legno, o polistirolo o cartone, o misti, o quello che volete.
2. per i Paper Bracelets, oltre la ovvia carta normale, o del pane, pasta, carne, castagne, velina, cipolla, riso, etc, stoffa, spago, plastica riscaldata e modificata.


4° esercitazione
porta CD tema E Sottsass (il pack da realizzare è molto ben documentato, le variazioni sulla "pelle" del pack saranno a scelta dell'allievo/a, ovviamente ogni scelta è un progetto sul lavoro del designer in questione: E.S.
ovviamente tutti gli altri eventuali prototipi che potreste aver voglia di realizzare andranno successivamente caricati, quindi solo dopo mia indicazione e solo dopo la prox Lezione 7a di febbraio.)

ACCESSO ALLE PIATTAFORME
L'ACCESSO ALLE PIATTAFORME avviene su invito. La richiesta dell'invito, con invio di file pdf della chiave trattata, deve pervenire con la specifica dei link pubblicati, graduatoria e dell'indicazione della piattaforma sulla quale si richiede di poter pubblicare il post.
Ad invito inoltrato la pubblicazione deve essere rapida - non oltre le H 10:3o del giorno precedente la Lezione - per poter consentire correzioni ed inserimento negli elenchi e graduatorie:



Successivamente si viene rimossi per poter, tramite nuova richiesta, procedere a nuovo invito su altra piattaforma.
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VISITA alla mostra 3, 4 febbraio 2012 - rinviata al 17, 18, 19 a Roma: Gio Ponti. Il fascino della ceramica / Mostre - Musei di Villa Torlonia
Arte: Roma, la ceramica di Gio Ponti in mostra a Villa Torlonia - Yahoo!Roma, 21 ott. - (Adnkronos) - ''Gli acrobati ci insegnano che tutto e' immaginabile e possibile, al di la' dei limiti, ma con lietezza, forza, coraggio e giovinezza, immaginazione, bonta'''. Cosi' Gio Ponti in una lettera alla figlia Lisa esprime la poetica alla base del suo repertorio figurativo, unico per carica innovativa, sottolineando il ruolo creativo dell'artista al servizio del bene comune. Roma ricorda il grande architetto e designer italiano Gio Ponti (Milano, 1891-1979) con la mostra "Il fascino della ceramica", al Casino dei Principi di Villa Torlonia (Via Nomentana 70) da domani al 19 febbraio 2012.
Non a tutti, infatti, e' noto che Gio Ponti, tra i migliori architetti e designer italiani, inizia la sua carriera negli anni Venti assumendo, tra 1923 il 1930, la direzione artistica della storica Manifattura Richard-Ginori. Di questa produzione, segnata da un elevato pregio artistico, sono in mostra oltre cento opere tra disegni e ceramiche, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private.



22 Ottobre 2011 - 19 Febbraio 2012
Gio Ponti. Il fascino della ceramica
Luogo
Casino dei Principi
Orario
dal 22 ottobre 2011 al 19 febbraio 2012 da martedì a domenica ore 9.00-19.00. Chiuso il lunedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima).

Condizioni di gratuità e riduzioni previste dalla normativa vigente
Ingresso gratuito
l ) ai docenti e agli studenti delle facoltà di architettura, di conservazione dei beni culturali, di scienze della formazione e dei corsi di laurea in lettere o materie letterarie con indirizzo archeologico o storico artistico delle facoltà di lettere e filosofia, appartenenti all’Unione Europea. Il biglietto gratuito è rilasciato agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso, ad eccezione dell’installazione del c.d. Planetario di Roma presso il Museo della Civiltà Romana
Omaggio al grande architetto e designer Gio Ponti con le ceramiche ideate per la manifattura Richard-Ginori tra il 1923 e il 1930.

La mostra “Il fascino della ceramica”, allinea eleganti opere, in prevalenza manifattura Richard Ginori, di cui Gio Ponti fu direttore artistico negli anni Venti, realizzate tra il 1923 e il 1930 e destinate alla ricca borghesia milanese, con i loro decori ispirati all’arte greca, romana, etrusca e all’architettura palladiana. In mostra oltre cento opere tra disegni e ceramiche, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private.
In collaborazione con Richard Ginori, Museo di Doccia


Gio Ponti e la ceramica: l'ironia sospesa di un maestro architetto

Donne adagiate su soffici nuvolette, corde che imbrigliano il corpo, architetture classiche e moderne avanguardie: pochi sanno che il grande artista milanese, tra gli anni '20 e '30 del Novecento, rivoluzionò l'arte decorativa del marchio Ginori.

Titolo: 'Fabrizia', vaso con coperchio, maiolica in blu con decoro giallo-ocra, collezione privata


Un grande architetto come Gio Ponti non ha certo bisogno di presentazioni, 
la spinta creativa e la capacità di rendere oggetto un'idea della mente è tipica di ogni grande designer, e forse non tutti sanno che Ponti non si è dedicato sempre e soltanto all'architettura, i primi passi della sua lunga carriera li ha mossi come direttore artistico della casa di ceramiche Richard Ginori, rivoluzionando il gusto e lo stile decorativo del tempo. Come? Attraverso sospensioni, ironie, funambolismi da circo, donne tornite che 'galleggiano' sulle nuvole...
"Gli acrobati ci insegnano che tutto è immaginabile e possibile, al di là dei limiti, ma con lietezza, forza, coraggio e giovinezza, immaginazione, bontà". In queste poche parole, che Gio Ponti indirizza alla figlia Lisa,  è espressa tutta la poetica alla base del suo repertorio figurativo. Dopo l'esposizione al Grattacielo Pirelli di Milano, anche la Capitale ricorda il grande architetto e designer italiano con la mostra 'Il fascino della ceramica', al Casino dei Principi di Villa Torlonia, fino al 19 febbraio 2012.
"Il senso della mostra è proprio quello di far conoscere un Gio Ponti diverso - spiega a NanniMagazine.it Dario Matteoni, curatore della mostra -, non solo grande architetto, ma anche grande designer, capace di infondere alla ceramica un gusto estremamente innovativo, personale, controcorrente e bizzarro". Gio Ponti, tra 1923 il 1930, assume infatti la direzione artistica della storica Manifattura Richard-Ginori. Di questa produzione Villa Torlonia ospita oltre cento opere tra disegni e ceramiche, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. 
"La mostra documenta in maniera esaustiva l'attività di Ponti pressol'azienda Ginori che, che con l'arrivo del designer milanese, rinnova interamente il suo campionario e si apre a nuove interpretazioni della decorazione", continua Matteoni. Gio Ponti disegna i decori e studia nuove forme per la casa di ceramiche, produzione che sarà presentata nel 1923 alla Biennale di Monza e nel 1925 all'Expo di Parigi, momento in cui sarà lanciato il gusto Art Déco in Europa. "Sul piano del decoro Ponti recupera l'antico, la classicità, scegliendo di ornare le ceramiche con una serie di personaggi del mito e della tradizione epica greca e romana, e riprende lo stile classico anche per quanto riguarda le forme dei vasi e dei piatti decorati".
All'ingresso della mostra fa bella mostra di sé un grande cista azzurra,opera che ha per titolo 'Il trionfo dell'amore e della morte', che in realtà è il recupero di un manufatto di provenienza romana, trattandosi in origine di un'ampia urna che conteneva i monili della donna defunta. Proseguendo lungo il percorso espositivo l'occhio è attirato dai colori e dalle forme leggiadre con cui il desigenr ha scelto di decorare vasi, coppe, piatti, urne e alcuni disegni preparatori realizzati in lapis, matita e tempera. I decori sono ispirati all'arte greca, romana, etrusca e all'eleganza neoclassica, come nelle ceramiche de 'La conversazione classica', o nelle maioliche 'Orfeo' e 'Euridice'. 'La Conversazione classica'  che Gio Ponti "ha disegnato per il grande vaso chiuso di Richard Ginori è quasi un programma - scrive Matteoni nel comunicato stampa di presentazione della mostra -. È l'ideale di città. Il suo bel piano di marmi contesti si allontana nell'orizzonte tra respiri calmi di misurate proporzioni; è più di una conversazione classica, un'infinita conversazione di cose e spiriti ne spiega e intesse l'ideale ritmo. Ne 'La Conversazione Classica' ogni figura è al suo posto, ogni gesto è controllato, ogni scena è rinchiusa. Son pure persone vive questi putti con la serpe, l'ermafrodita, il filosofo seduto, il disegnatore, il nummario, il polipo della fontana, l'architetto; e pure sono così regolati, come pedine di scacchiera, che s'infilano a piombo come statue. E un curioso gioco. Sembra che le figure s'impietrino, e invece la città si muova nell'obliquo scorcio. Il programma teorico si dichiara in forma di fiaba".
['Pellegrino di Montesanto', bolo, porcellana bianca con decoro rosso-porpora, verde, giallo, nero-bruno, collezione privata]In parallelo con quanto avviene in Europa a cavallo degli anni '20 e '30, in cui ogni grande ceramista realizzauna serie di opere di argomento comune (le cosiddette 'famiglie'), Gio Ponti realizza la serie 'Le mie donne', figure femminili tornite e ammiccanti, adagiate su soffici nuvole, o sospese nel vuoto attraverso delle corde, quasi fossero delle equilibriste che sfidano le leggi della natura e danzano nell'aere, facendosi quasi beffe del grande circo della vita presente sullo sfondo, dove si ergono edifici e architetture di età classica e moderna a un tempo. Di gran gusto anche la serie di vasi a tema venatorio, con il trionfo della caccia, la bella figura di Diana, le agili amazzoni a cavallo. Sempre a proposito delle 'famiglie', ecco la serie di vasi a tema geografico, con grandi opere panciute decorate come fossero mappamondi. "Di particolare rilievo - sottolinea il curatore della mostra - la composizione di opere in ceramica che aveva funzione di centro tavola, utilizzata dalla casa Savoia in occasione delle cerimonie di Stato. Per la mostra abbiamo raccolto le opere principali della composizione originaria: molto bella la figura femminile centrale, ovvero 'Italia', attorniata da una serie di elementi, ad esempio i vetri che rispecchiano l'Italia, i segnaposto finemente decorati, la presenza dello stemma Savoia e così via". 
['Donatella', maiolica in giallo e blu, Sesto Fiorentino, collezione privata]L'ultima parte della mostra è dedicata a un Gio Ponti molto più attento alle avanguardie novecentesche, ildesigner realizza una serie di vasi che hanno per tema il circo (uno dei pezzi più belli in mostra è proprio il vaso che propone tematiche circensi), e poi un tripudio di mongolfiere e vele nei colori pastello, in cui Ponti, questa volta in chiave assolutamente moderna, trasferisce tutta la cultura figurativa che va dai primi del '900 al Futurismo. "L'elemento che pervade l'intera opera di Ponti è l'ironia - aggiunge Matteoni -, accompagnata dalla 'sospensione', così tipica della sua produzione artistica". Osservando queste ceramiche, in effetti,  appare evidente il fil rouge che lega le opere in ceramica alla letteratura e alle espressioni artistiche degli anni '20 e '30 del Novecento: osservando un vaso di Gio Ponti si ha l'impressione di trovarsi faccia a faccia con certe pagine di Italo Calvino colme di colori, fantasia, ironia e delicatezza. La parte conclusiva della mostra interessa la produzione che Ponti farà negli stabilimenti di San Cristoforo, composta da opere pensate per un uso domestico, dunque relativamente più economiche.
Lietezza, forza, coraggio e giovinezza, immaginazione, bontà. Proprio come i funamboli circensi, le opere in ceramica disegnate da Gio Ponti racchiudono le stesse qualità e virtù. "Come rivela alla figlia Lisa in una lettera - scrive Dino Gasperini, assessore alle Politiche culturali della città di Roma, a proposito di Gio Ponti - il segreto dell'arte è essere 'acrobati'. Le acrobazie sono ricorrenti nel repertorio figurativo delle ceramiche che realizza per la manifattura Ginori: egli costruisce un mondo sempre in equilibrio tra antico e moderno, mito e storia, realtà e fantasia. Temi classici, rubati agli antichi miti, come Orfeo ed Euridice, si trovano al fianco di clown e pierrot, architetture palladiane si popolano di figure metafisiche o futuriste, in una fitta rete di rimandi a epoche, simboli e suggestioni differenti che, tra passato e presente, propone un originale orizzonte di codici distanti posti a contatto e confronto a regalare, più o meno consapevolmente, un'impronta di eternità". Immaginifico e spontaneo, il talento di Ponti fu stilizzato da Carlo Carrà attraverso poche, essenziali parole: "Profondamente sincero nelle sue ricerche stilistiche". 
INFORMAZIONI
Titolo:
 'Gio Ponti, il fascino della ceramica'
Curatore: Dario Matteoni
Dove: Roma, Villa Torlonia, Casino dei Principi, via Nomentana, 70
Biglietto: unico integrato Casina delle Civette, Casino Nobile e Casino dei Principi con Mostra